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I giovani d’oggi vogliono tutto e subito (ma glielo abbiamo fornito noi questo mindset)

Basta con i soliti contenuti patinati. Basta con le solite storie di successo che sembrano uscite da un romanzo fantasy. È tempo di guardare in faccia la realtà del mondo, con tutte le sue contraddizioni. Vi presento "Elefante Nella Stanza": uno spazio dove metterò il dito nella piaga di quelle verità scomode che tutti conoscono ma che pochi hanno il coraggio di parlarne pubblicamente.

Giovani tutto e subito – Ci lamentiamo che i giovani vogliano tutto e subito, ma siamo noi ad aver costruito un mondo on-demand: Netflix per l’intrattenimento, Amazon per lo shopping, Tinder per le relazioni. Abbiamo trasformato i desideri in comandi vocali e poi ci scandalizziamo se non hanno la pazienza di aspettare? Siamo noi i Frankenstein che si lamentano del mostro che hanno creato.

Quello che i guru non dicono

Gli esperti di leadership blaterano di “resilienza” e “mentalità a lungo termine”, ma ignorano il fatto che la scalabilità del business moderno si basa sull’iper-velocità e la gratificazione immediata. Gli chiediamo di essere pazienti mentre le aziende cambiano strategia ogni sei mesi e le squadre di calcio ogni 6 gioni.

Perché questa ossessione distruttiva

Abbiamo trasformato l’efficienza in un valore assoluto, sacrificando la profondità sull’altare della velocità. Vogliamo risultati immediati, senza considerare le conseguenze a lungo termine. Abbiamo creato un’economia dell’usa e getta, e ci stupiamo se i giovani trattano anche le relazioni come oggetti da consumare rapidamente?

L’elefante nella stanza

La verità scomoda è che non sono i giovani a essere “sbagliati”, ma noi a essere obsoleti. Non ci siamo accorti che il mondo è cambiato e continuiamo a predicare valori che non hanno più senso. Li accusiamo di non avere la “cultura del sacrificio”, ma forse hanno semplicemente capito che sacrificarsi per un sistema fallimentare è da stupidi.

Verità scomoda

Li chiamiamo “generazione fast-food”, ma siamo noi ad aver creato un’industria che premia la velocità e il profitto a scapito della qualità. Li critichiamo per la loro dipendenza dai social media, ma siamo noi ad aver costruito piattaforme che sfruttano le loro debolezze per vendere pubblicità. Siamo noi i pusher, e loro i tossicodipendenti.

La verità equilibrata

Non si tratta di demonizzare il progresso, ma di riappropriarci del controllo. Non è necessario tornare all’età della pietra, ma dobbiamo smetterla di essere guidati dagli algoritmi. La vera sfida è trovare un modo di vivere autentico in un mondo che ci spinge costantemente a consumare di più, più velocemente.

Il plot twist finale

Forse i giovani non vogliono “tutto e subito”, ma semplicemente vivere in un mondo coerente con i valori che predichiamo. E forse, proprio mentre li critichiamo, ci stanno offrendo una lezione preziosa: se vogliamo un futuro migliore, dobbiamo smetterla di dare la colpa agli altri e iniziare a cambiare noi stessi. Ci stanno sfidando a evolvere, ad adattarci, a smettere di essere dinosauri. La domanda è: siamo pronti all’estinzione? O preferiamo imparare dai nostri figli e costruire un mondo degno di essere vissuto?

RIferimenti: LinkedinMatteo GemelliCommon Tag

Social Context: Eccoci con il nuovo articolo della rubrica “Elefante Nella stanza”. Questa volta un tema che mette in disaccordo parecchie persone. I giovani vogliono tutto e subito… ma nessuno vuole ammettere il perché!