L’attacco dei droni compiuto dall’Ucraina contro gli aeroporti militari russi rappresenta non soltanto un’azione militare di ampia portata, ma anche una sofisticata operazione di comunicazione che ha catturato l’attenzione internazionale.
L’Operazione Ragnatela, condotta domenica scorsa, ha visto il lancio di 117 droni in territorio russo e ha avuto come bersaglio oltre 40 aerei militari. Tuttavia, l’impatto di questa offensiva non si è limitato al piano militare: la diffusione rapida e coordinata dei video dell’attacco ha trasformato la missione in un potente strumento di propaganda e informazione globale.
Un’operazione senza precedenti
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l’attacco dei droni ha rappresentato il più lungo raggio d’azione mai raggiunto dalle forze ucraine dall’inizio della guerra. I droni hanno colpito aeroporti situati in diverse regioni russe, infliggendo pesanti danni: 41 aerei distrutti, pari al 34% delle portaerei strategiche russe dotate di missili da crociera, come riportato dal New York Times. La portata dell’operazione evidenzia la capacità dell’Ucraina di pianificare azioni coordinate e ad alta precisione, portando la guerra ben oltre i confini abituali del conflitto.
La forza delle immagini: una strategia comunicativa globale
Fin dalle prime ore dopo l’attacco dei droni, i video dell’operazione hanno invaso i notiziari e i social media. Tre filmati diffusi dall’agenzia di sicurezza ucraina (SSU) mostrano scene impressionanti: un drone sorvola un aeroporto avvolto dal fumo, un aereo esplode in una torre di fiamme e un altro drone si avvicina a un aereo fino a interrompere la trasmissione con la scritta “Attenzione, nessun dato”. Queste immagini, girate in prima persona dai droni stessi, hanno offerto uno sguardo senza precedenti sulla guerra e hanno reso la narrazione ucraina ancora più potente.

Il giornalista ucraino Vitaly Glagola è stato uno dei primi a pubblicare questi filmati su Telegram, dichiarando di averli ricevuti da fonti interne alla SSU. In poche ore, i video hanno fatto il giro del mondo, ripresi da testate internazionali come il New York Times, l’Associated Press e la BBC. Gli utenti sui social – da X (l’ex Twitter) a Bluesky e Reddit – hanno contribuito a diffonderli ulteriormente, trasformando l’attacco dei droni in un fenomeno mediatico virale.
Il ruolo dei social media nella guerra in Ucraina
La rapida diffusione delle immagini non è un caso isolato: sin dall’inizio dell’invasione russa nel 2022, l’Ucraina ha utilizzato i social media come arma strategica. Zelensky è diventato una figura centrale nel racconto della guerra, condividendo video selfie che documentavano la resistenza ucraina a Kiev. Allo stesso tempo, il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrskyi ha guadagnato un vasto seguito su X, aggiornando costantemente il pubblico sugli sviluppi militari.
Questa campagna di comunicazione ha avuto effetti concreti: ha consolidato il sostegno internazionale, ha permesso la raccolta di fondi per milioni di dollari e ha contribuito alla formazione di un “esercito IT” globale, mobilitato per difendere l’Ucraina dagli attacchi informatici. L’attacco dei droni e la successiva diffusione dei video rappresentano l’apice di questa strategia comunicativa, unendo la dimensione militare e quella informativa in un’unica, potente narrazione.
Pressioni internazionali e sostegno europeo
L’azione ucraina si inserisce in un contesto geopolitico sempre più complesso. Nonostante il sostegno in Europa resti solido, l’Ucraina si trova sotto la pressione di figure come l’ex presidente statunitense Donald Trump, che ha chiesto la fine della guerra e ha definito un incontro con Zelensky “una grande televisione”. In questo scenario, le immagini spettacolari dell’attacco dei droni forniscono una risposta visiva che rafforza la posizione ucraina: mostrano un’Ucraina non solo vittima, ma capace di colpire in profondità le forze russe.
Una guerra combattuta anche con le immagini
La portata dell’attacco dei droni e la sua spettacolarizzazione attraverso i video confermano come, in questa guerra, la battaglia dell’informazione sia altrettanto cruciale di quella combattuta sul campo. L’uso sapiente delle immagini amplifica l’impatto delle azioni militari, influenzando l’opinione pubblica e ridefinendo la percezione del conflitto.
Mentre le conseguenze strategiche di questa missione restano oggetto di analisi, la lezione più importante sembra essere chiara: in Ucraina, la guerra si combatte anche con la comunicazione, e il confine tra propaganda e informazione diventa sempre più sottile.
Il Video dell’attacco dell’Ucraina con i droni
Source: The Verge
Social Context: Attacco dei droni: immagini inedite e una strategia che colpisce nel cuore della Russia. Guarda e scopri di più!