Brioche perfetta com’è?
Per saperlo devi guardare le piccole cavità nell’impasto, se è croccante all’esterno e se è morbida dentro!
Poi conta la qualità sia del burro sia della farina!
Brioche perfetta com’è?
La brioche è il modo migliore per iniziare la giornata, non è vero? Magari con un buon cappuccino fumante!
Tanto è che che la brioche è ancora la colazione preferita di noi italiani, sapete?
Ma com’è quella perfetta?
Quella perfetta deve avere tra i suoi requisiti fondamentali: gusto, consistenza e bellezza, ma non solo.
Ecco i requisiti fondamentali
Il primo è la materia prima che deve essere di ottima qualità.
La farina, ad esempio, deve essere tenace, elastica e anche resistente in altre parole deve essere in grado di resistere alle lievitazioni lunghe.
Il secondo è il burro in quanto fornisce l’elasticità quando si stende l’impasto.
Lo si sistema a strati assieme al burro e, quindi, si ripiega. Il risultato è un qualcosa di buono e allo stesso tempo elastico anche oltre i 24°.
Il terzo è la presenza dell’alveolatura che altro non sono che quelle piccole cavità che si formano quando si cuoce la brioche.
Il quarto è l’origine della vaniglia da aggiungere all’impasto.
Quinto la consistenza che deve essere sia friabile sia croccante esternamente mentre dentro deve essere morbida.
Sesto valore è l’interno della brioche che deve sciogliersi in bocca.
Settimo la forma il cui centro deve essere alto quasi come una piramide.
Ottavo il ripieno che non si deve, assolutamente, sottovalutare e che deve essere inserito dopo che è stata cotta la brioche.
Nono le scaglie di cioccolato! Al contrario del ripieno, le scaglie di cioccolato si devono aggiungere durante la cottura così che siano croccanti fuori e morbide dentro.
Decimo, e ultimo, è che la brioche lasci una buona fragranza e che resti nell’aria pure dopo che l’hai mangiata.
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Foto di copertina Foto di Tuyền Nguyễn da Pixabay