Una tecnologia ferma agli anni ’90
Controllo traffico aereo – In un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dai sistemi cloud, può sembrare incredibile che il controllo del traffico aereo negli Stati Uniti si basi ancora su computer con Windows 95 e floppy disk. Eppure è esattamente così. Durante un’audizione al Congresso, l’amministratore facente funzioni della Federal Aviation Administration (FAA), Chris Rocheleau, ha confermato che molti sistemi cruciali per la gestione dello spazio aereo americano utilizzano ancora tecnologie risalenti agli anni ’90.
Nel dettaglio, in numerose torri di controllo e centri operativi si usano strisce di carta per tracciare i voli, mentre i dati vengono trasferiti tramite floppy disk da 3,5 pollici. Un sistema arcaico, ma che — sorprendentemente — ha continuato a funzionare con una certa efficienza. Tuttavia, la FAA ha riconosciuto che il tempo per il cambiamento è arrivato, annunciando un piano di modernizzazione da completare entro quattro anni.
Il piano della FAA: “Basta floppy disk”
Il progetto della FAA è ambizioso: sostituire integralmente l’infrastruttura tecnologica obsoleta che regola il traffico aereo nazionale. Rocheleau è stato chiaro: “L’idea di fondo è quella di sostituire il sistema. Niente più floppy disk o strisce di carta.”
Per avviare questo processo, l’agenzia ha lanciato una richiesta di informazioni alle aziende del settore tecnologico, invitandole a proporre soluzioni avanzate e sicure. Il piano è stato definito dal Segretario ai Trasporti, Sean Duffy, come “il progetto infrastrutturale più importante da decenni” negli Stati Uniti, e ha ottenuto il sostegno bipartisan da parte di entrambe le forze politiche.
Un sistema resiliente, ma non sostenibile
Nonostante l’arretratezza apparente, il sistema ha dimostrato una certa resilienza. Secondo Sheldon Jacobson, professore all’Università dell’Illinois esperto di rischi nel settore dell’aviazione, il sistema “funziona straordinariamente bene così com’è”. E paradossalmente, proprio la sua obsolescenza ha protetto alcune infrastrutture da cyber attacchi e crash globali come l’incidente CrowdStrike del 2024, che ha colpito sistemi informatici moderni in tutto il mondo.
Tuttavia, 51 dei 138 sistemi attualmente operativi nella FAA non sono più sostenibili, a causa della mancanza di pezzi di ricambio e delle funzionalità limitate. La coalizione Modern Skies, composta da vari attori del settore aereo, ha recentemente pubblicato uno spot televisivo per evidenziare l’urgenza della modernizzazione.
Problemi concreti e vulnerabilità evidenti
Nel gennaio 2023, un guasto al sistema NOTAM (Notices to Air Missions) ha causato il blocco totale dei voli su scala nazionale per oltre due ore. Secondo fonti riportate dalla CNN, l’interruzione è stata causata da file corrotti e infrastrutture obsolete, e i necessari aggiornamenti erano stati rinviati per vincoli di bilancio.
Più recentemente, problemi ai radar e alle comunicazioni hanno provocato centinaia di cancellazioni e ritardi all’aeroporto di Newark-Liberty. In quel caso, il problema era legato a guasti nel cablaggio. Tali episodi dimostrano che, sebbene il sistema sia affidabile nella normalità, qualsiasi anomalia può causare disagi enormi a livello nazionale.
Una modernizzazione ad alta complessità
Aggiornare il controllo traffico aereo non è come sostituire un normale software. I sistemi devono garantire operatività continua 24 ore su 24, 7 giorni su 7, rendendo impossibile sospendere il servizio per manutenzione. Inoltre, le nuove infrastrutture dovranno essere resistenti agli attacchi informatici e garantire standard di sicurezza elevatissimi.
Per questo motivo, gli esperti ritengono che il piano della FAA sia tanto necessario quanto tecnicamente difficile. Robert W. Mann Jr., analista del settore aereo, ha espresso scetticismo: “Questo è lo stesso mantra da 30 anni. Date loro più soldi. Costruiranno il nuovo sistema. Funzionerà meglio. Eppure i risultati sono sempre gli stessi”.
Le tempistiche sono davvero realistiche?
Il Dipartimento dei Trasporti ha fissato quattro anni come obiettivo temporale per completare il progetto. Tuttavia, diversi analisti mettono in dubbio la realizzabilità di tale scadenza. Jacobson, intervistato da NPR, ha definito la tempistica “estremamente ottimistica”, soprattutto considerando che non è ancora stato reso pubblico il costo del progetto.
Intanto, la FAA ha organizzato una serie di “Giornate dell’Industria” per raccogliere proposte concrete da parte delle imprese. Le tecnologie selezionate dovranno garantire continuità operativa, sicurezza informatica e scalabilità. La Casa Bianca, dal canto suo, non ha ancora fornito dettagli sul budget previsto, ma l’urgenza del progetto è stata ribadita: “Tutti sono d’accordo: dobbiamo farlo”, ha dichiarato Duffy.
Il confronto con altri sistemi obsoleti
Il caso della FAA non è isolato. Anche il sistema ferroviario di San Francisco utilizza ancora floppy disk da 5,25 pollici su computer DOS, con aggiornamenti previsti non prima del 2030 per mancanza di fondi. Allo stesso modo, in Giappone esistono ancora apparati governativi che si affidano ai floppy disk per l’archiviazione dei dati.
Questi esempi mostrano come l’inerzia tecnologica non sia un problema esclusivamente americano, ma piuttosto una difficoltà comune ai grandi apparati pubblici, spesso frenati da burocrazia, costi elevati e vincoli politici.
Tra scetticismo e necessità
Sebbene non tutti credano nella piena riuscita del progetto, l’esigenza di un sistema moderno e sicuro è ormai incontestabile. In un contesto globale in cui le minacce informatiche sono sempre più sofisticate e i volumi di traffico aereo continuano a crescere, la modernizzazione del controllo del traffico aereo è una priorità strategica.
Il progetto rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per trasformare un’infrastruttura essenziale per il Paese, migliorandone l’efficienza, la sicurezza e la resilienza.
Fonte: Tom’sHardware
Social Context: Floppy disk e Windows 95? Il controllo aereo USA cambia rotta: ecco il piano per un sistema finalmente al passo coi tempi!
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U.S. Air Traffic Control Still Relies on Floppy Disks: Modernization Plan Underway

Technology Stuck in the ’90s
In a world dominated by artificial intelligence and cloud computing, it may come as a shock that U.S. air traffic control systems still operate using Windows 95 computers and floppy disks. Yet, this is the reality for many Federal Aviation Administration (FAA) facilities. During a recent congressional hearing, acting FAA Administrator Chris Rocheleau confirmed that critical systems guiding American skies rely on technology from the 1990s.
In many air traffic control towers and command centers, paper strips are still used to track flights, and data transfers rely on 3.5-inch floppy disks. While this outdated system has functioned reliably for decades, the FAA has acknowledged that it’s time for change. A sweeping modernization effort is now planned over the next four years.
FAA’s Mission: “No More Floppy Disks”
The FAA’s goal is bold: to completely overhaul the nation’s outdated air traffic infrastructure. “The idea is to replace the system. No more floppy disks or paper strips,” Rocheleau told Congress.
To jumpstart the process, the agency issued a Request for Information (RFI), inviting tech companies to propose advanced and secure solutions. U.S. Transportation Secretary Sean Duffy called it “the most important infrastructure project in this country in decades,” emphasizing its bipartisan support.
Reliable Yet Unsustainable
Surprisingly, this outdated system has shown a certain degree of resilience. According to aviation risk expert Sheldon Jacobson of the University of Illinois, the system “works remarkably well as it is.” Ironically, the old technology may have protected air traffic systems from global IT failures—like the CrowdStrike outage in 2024 that disrupted modern digital systems worldwide.
However, 51 of the FAA’s 138 systems are now deemed unsustainable, lacking essential replacement parts and operating with limited functionality. Industry coalition Modern Skies recently launched a media campaign to highlight the urgent need for updated systems.
Growing Risks and Real-World Breakdowns
The need for modernization is not just theoretical. In January 2023, a breakdown in the FAA’s Notice to Air Missions (NOTAM) system led to a nationwide flight grounding that lasted over two hours. The failure was traced to corrupt database files and aging infrastructure, with sources telling CNN that budget constraints repeatedly delayed critical upgrades.
More recently, communication and radar failures at Newark Liberty International Airport caused hundreds of delays and cancellations, with a wiring issue cited as the root cause. These incidents reveal how, while the system can operate smoothly most days, its fragility becomes clear when stress-tested.
More Than a Software Update
Updating air traffic control infrastructure presents technical challenges far beyond the installation of new hardware. These systems must function 24/7 without interruption, ruling out traditional maintenance windows or shutdowns.
Moreover, any new system must meet stringent cybersecurity standards. A successful attack on air traffic infrastructure could cripple national airspace networks, causing cascading disruptions across transportation, commerce, and emergency services.
This is why experts warn that the overhaul is as necessary as it is difficult. As aviation analyst Robert W. Mann Jr. told NPR, “It’s the same mantra for 30 years. Give them more money. They’ll build a new system. It will work better. And we’ve gotten the same results every time.”
Is a Four-Year Timeline Realistic?
The Department of Transportation has set a four-year deadline to complete the modernization project. But many industry insiders question the realism of this goal, given the scale and complexity involved. Jacobson, interviewed by NPR, called the timeline “extremely optimistic,” especially since the federal government has yet to reveal a budget for the effort.
To move forward, the FAA has scheduled several “Industry Days”, inviting companies to present their ideas and technology to department officials. Any adopted solution will need to ensure uninterrupted operation, cybersecurity, and scalability. Despite the financial ambiguity, Duffy insists the urgency is clear: “Everyone agrees—this is a nonpartisan project. Everyone knows we have to do it.”
A Broader Pattern of Technological Inertia
The FAA’s reliance on antiquated systems is not unique. San Francisco’s train control system still runs on 5.25-inch floppy disks, with modernization not expected before 2030 due to budget limitations. Similarly, Japanese government offices have struggled in recent years to phase out floppy-disk-based data storage.
These cases underscore a broader challenge facing public institutions worldwide: technological inertia fueled by tight budgets, bureaucracy, and risk aversion. While reliable, these systems are often vulnerable, expensive to maintain, and incompatible with modern cybersecurity needs.
Between Skepticism and Necessity
Though some remain skeptical that the modernization project will meet its goals, the necessity of an upgrade is no longer up for debate. With rising air traffic volumes and increasing cyber threats, a secure, efficient, and modern system is essential to ensure safe skies.
The FAA’s project may face budgetary, technical, and political hurdles. But it also offers an opportunity to transform a critical part of U.S. infrastructure, preparing it for the demands of the 21st century.