La rinascita dell’analogico grazie al digitale
La fotografia analogica, da sempre amata per il suo fascino senza tempo, ha trovato oggi una nuova alleata nella tecnologia. Il progetto I’m Back Film, ideato dal designer brasiliano Samuel Mello Medeiros, permette infatti di trasformare qualsiasi fotocamera analogica 35mm in una fotocamera digitale. Dopo anni di sviluppo e miglioramenti tecnici, il sistema giunge a una versione decisamente più matura e funzionale, abbandonando il concetto iniziale del vetro smerigliato in favore di un approccio completamente rivoluzionato.
Dall’artigianalità al design modulare
Il progetto I’m Back ha debuttato diversi anni fa con soluzioni creative, ma dal carattere ancora artigianale. Dopo aver affrontato il mondo delle fotocamere medio formato e delle reflex analogiche, l’idea ha trovato la sua piena realizzazione con l’arrivo del nuovo modulo Film, un sistema che sfrutta un sensore Micro Quattro Terzi posizionato esattamente dove un tempo si trovava la pellicola. Il risultato è una soluzione compatta, funzionale e integrabile con una vastissima gamma di corpi macchina classici.
Un’ulteriore trovata ingegnosa è l’elettronica di controllo alloggiata in un finto rullino da 35mm, che consente non solo il fissaggio sicuro del modulo, ma anche l’allineamento perfetto del sensore con il piano focale. Questa soluzione rende il sistema compatibile anche con le fotocamere a telemetro, ampliando notevolmente le possibilità d’uso per gli appassionati di analogico.
Specifiche tecniche: cuore digitale in corpo vintage
Il cuore pulsante di I’m Back Film è il sensore Sony IMX 269 in formato Micro Quattro Terzi, capace di offrire una risoluzione di 20 megapixel (21,27 MP effettivi) con sensibilità ISO che va da 100 a 6400, supportando i formati JPEG e RAW. Non si tratta di un semplice modulo fotografico: il sistema consente anche di registrare video in 4K a 60 fotogrammi al secondo, una caratteristica che rende il prodotto interessante non solo per i fotografi, ma anche per i videomaker vintage-oriented.

Per completare il sistema, è necessario un modulo supplementare da applicare sotto la fotocamera: esso contiene un display per la visualizzazione delle opzioni e la revisione degli scatti, una batteria ricaricabile, lo slot per la scheda SD, e integra anche la connettività Wi-Fi. Quest’ultima consente il collegamento diretto a smartphone Android e iOS, grazie a un’app dedicata per scaricare rapidamente le immagini e condividerle online.
Una questione di crop… risolta
Il passaggio da pellicola 35mm a sensore Micro Quattro Terzi comporta un inevitabile fattore di crop 2x. Per compensare questa limitazione ottica, il kit include un aggiuntivo grandangolare 0,5x che riporta la lunghezza focale percepita alla sua equivalenza originaria, consentendo così di sfruttare le ottiche classiche senza sacrificare l’ampiezza dell’inquadratura.
Questo accorgimento conferma l’attenzione del team di sviluppo non solo agli aspetti tecnici, ma anche all’esperienza d’uso per il fotografo, che può tornare a scattare con la propria reflex o telemetro preferita senza preoccuparsi di dover riadattare il proprio stile.
Prezzo e disponibilità: il digitale incontra il crowdfunding
Il nuovo sistema I’m Back Film è attualmente in fase di lancio su Kickstarter, con un prezzo early bird di 639 franchi svizzeri (circa 673 euro). Una cifra che, seppur superiore rispetto alle versioni precedenti, rispecchia l’evoluzione qualitativa del prodotto, oggi dotato di un sensore più performante, maggiori funzionalità e una costruzione decisamente più solida.
Il prezzo finale al momento della commercializzazione sarà di 899 dollari, con le prime consegne previste nel corso del 2024. Un investimento che mira a coniugare nostalgia e innovazione, rivolgendosi sia agli appassionati del settore fotografico, sia a chi desidera ridare vita a una vecchia fotocamera dimenticata in soffitta.
Un ponte tra passato e presente
Il grande merito del progetto I’m Back Film è quello di offrire un ponte concreto tra il mondo analogico e quello digitale. In un’epoca in cui la fotografia su pellicola vive un rinnovato interesse, ma dove la comodità del digitale è diventata imprescindibile, questa soluzione rappresenta una sintesi efficace. Non si tratta di abbandonare la pellicola, ma di darle una nuova possibilità espressiva, sfruttando l’affidabilità e l’immediatezza delle tecnologie moderne.
Il sistema non modifica in modo irreversibile la fotocamera, non richiede interventi invasivi e può essere rimosso in qualsiasi momento. Un modo elegante e accessibile per riutilizzare il proprio corredo fotografico analogico con un approccio contemporaneo.
Innovazione che nasce in Italia
Non va dimenticato che, sebbene Samuel Mello Medeiros sia originario del Brasile, il cuore operativo del progetto è in Italia, dove ha sviluppato i prototipi e costruito una rete di supporto tecnico e creativo. Un dettaglio che conferisce al progetto un ulteriore valore, inserendolo nel contesto dell’innovazione europea e dimostrando come idee coraggiose possano nascere anche fuori dai grandi poli industriali.
Il progetto I’m Back Film non è solo un prodotto tecnologico, ma anche una storia di perseveranza, evoluzione e passione per la fotografia, che negli anni ha saputo conquistare l’interesse della community internazionale, attirando l’attenzione di testate di settore e appassionati.
Conclusione: la fotografia analogica entra nell’era digitale
I’m Back Film segna un traguardo importante nel mondo della fotografia ibrida. Grazie a una progettazione intelligente e a una crescente attenzione ai dettagli, il sistema consente a chiunque possieda una fotocamera analogica 35mm di tornare a scattare, questa volta con la potenza e la versatilità del digitale.
Il risultato è una nuova forma di espressione, che unisce il carattere delle fotocamere del passato alle possibilità del presente. Una proposta che ha tutte le carte in regola per affermarsi come punto di riferimento tra gli accessori fotografici più innovativi degli ultimi anni.
Fonte: Kikstarter
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