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Sicurezza in tempo reale: come l’app Citizen cambia il rapporto tra cittadini e polizia a New York

Prevenzione Crimini Polizia Predittiva

La città di New York compie un passo decisivo nell’uso della tecnologia per la sicurezza pubblica, annunciando una collaborazione senza precedenti con Citizen, l’app di tracciamento dei crimini in tempo reale. Un’iniziativa che pone la metropoli americana all’avanguardia nell’integrazione tra partecipazione civica e strumenti digitali. Ma solleva anche interrogativi cruciali su privacy, controllo e sorveglianza.

Un nuovo canale tra cittadini e forze dell’ordine

Durante il fine settimana, il sindaco di New York Eric Adams ha presentato ufficialmente l’accordo con Citizen, piattaforma già utilizzata da milioni di utenti per ricevere e segnalare incidenti in tempo reale. Il cuore dell’accordo consiste in due elementi principali: da una parte, la città potrà inviare notifiche di sicurezza pubblica agli utenti dell’app, basandosi sulla loro posizione geografica; dall’altra, le agenzie di sicurezza pubblica – inclusi NYPD, vigili del fuoco e uffici per la gestione delle emergenze – avranno accesso diretto a un portale riservato, attraverso cui visionare i video condivisi pubblicamente dagli utenti.

Questa forma di collaborazione non è solo tecnica: è una forma di “sorveglianza partecipata” in cui il cittadino, volontariamente, diventa parte attiva nella raccolta di informazioni e nella documentazione degli eventi.

Citizen e la tecnologia Axon: una rete integrata

Il nuovo sistema si inserisce all’interno del programma Verified Partnerships di Citizen, legato a un’altra realtà ben nota nel settore della sicurezza: Fusus, la piattaforma di monitoraggio in tempo reale sviluppata da Axon (ex Taser), e acquisita nel 2023. Axon ha recentemente annunciato anche un’integrazione con Ring, il sistema di videocamere domestiche di proprietà Amazon. Le due iniziative consentono, rispettivamente, alla polizia di ricevere video da Citizen e di richiedere filmati delle Ring Cam agli utenti in un’area e in un arco temporale specifici.

Queste reti, interconnesse tra loro, alimentano una nuova generazione di “centri anticrimine digitali”, dove immagini e informazioni fluiscono tra cittadini, aziende private e forze dell’ordine con una rapidità mai vista prima.

Video pubblici e privacy: cosa possono (e non possono) fare le autorità

Secondo Citizen, i video pubblicati dagli utenti sono visibili e scaricabili da chiunque, incluse le autorità. Tuttavia, gli utenti possono scegliere di non condividere attivamente i loro contenuti con le agenzie tramite le impostazioni dell’app. Nonostante questa opzione, resta il fatto che ogni contenuto caricato pubblicamente può essere acquisito – e potenzialmente usato – dalle forze dell’ordine.

In situazioni di emergenza, Citizen può anche fornire dati direttamente alle autorità senza alcun ritardo, un aspetto che se da un lato può migliorare la risposta agli incidenti, dall’altro solleva preoccupazioni sul fronte della privacy e dell’uso dei dati personali in contesti sensibili.

Dall’App Store alla polizia: la controversa storia di Citizen

La storia dell’app Citizen è tutt’altro che lineare. Lanciata nel 2016 con il nome Vigilante, venne rimossa dall’App Store per aver incentivato comportamenti rischiosi e azioni da “giustizieri fai-da-te”. Dopo il rebranding in Citizen, la piattaforma ha mantenuto lo stesso impianto tecnologico, ma cercando di posizionarsi come uno strumento utile alla sicurezza condivisa.

Non sono mancate comunque le critiche: nel 2021, il CEO Andrew Frame fu accusato di aver incoraggiato gli utenti a inseguire un sospetto sbagliato in un incendio in California. Inoltre, diversi osservatori sostengono che l’app contribuisca ad alimentare la paranoia nelle comunità, creando un clima di allerta costante spesso sproporzionato rispetto alla reale entità delle minacce.

Il nuovo account pubblico e la gestione delle emergenze

Con l’avvio del nuovo accordo, New York attiverà l’account ufficiale NYC Public Safety su Citizen. Questo canale sarà utilizzato per inviare messaggi su emergenze meteo, gravi incidenti, eventi critici e allarmi specifici per distretti, quartieri o persino codici postali. In pratica, ogni cittadino riceverà notifiche basate sulla propria posizione in tempo reale, aumentando la tempestività delle comunicazioni e, potenzialmente, la sicurezza.

Parallelamente, Citizen continua a offrire ai suoi utenti una linea di sicurezza premium e la possibilità di trasmettere video in diretta, creando un flusso continuo di dati e immagini che possono integrare o anticipare le informazioni provenienti dalle chiamate al 911.

Tecnologia e sicurezza: partecipazione o sorveglianza?

La partnership tra New York e Citizen rappresenta un laboratorio per il futuro della sicurezza urbana: un modello in cui la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è mediata da app, algoritmi e piattaforme private.

Tuttavia, la natura di questi strumenti solleva questioni complesse. Chi controlla davvero i dati? Come vengono archiviati e utilizzati? E quali sono le garanzie per i cittadini che preferiscono non essere coinvolti? La possibilità di rifiutare la condivisione dei contenuti è un primo passo, ma forse non sufficiente in un sistema dove ogni dato pubblico è comunque accessibile a chiunque.

Inoltre, la fiducia tra cittadini e autorità potrebbe risentirne se la tecnologia finisce per essere percepita come un mezzo di sorveglianza anziché di protezione.


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