Nel mondo della vela, le imprese più audaci non conoscono confini. Tra queste, la barca a vela SP80 sta catturando l’attenzione globale con la sua tecnologia rivoluzionaria e l’obiettivo dichiarato: infrangere il record mondiale velocità.
Un sogno che sembra ormai a portata di mano, grazie a un connubio unico tra design innovativo e coraggio dei suoi piloti.
La genesi di un’idea: come nasce la SP80
Il progetto SP80 nasce in Svizzera, frutto di anni di ricerca e sviluppo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si tratta di una barca a vela tradizionale: niente albero maestro, vele o aliscafi. Invece, la propulsione è affidata a un gigantesco aquilone che sfrutta la forza del vento per trainare la barca a velocità sorprendenti.
Il trimarano, lungo 10 metri e largo 7, è costruito con materiali ultraleggeri per garantire massima resistenza e ridotta resistenza all’acqua. Un design inedito che combina efficienza aerodinamica e stabilità: elementi imprescindibili per avvicinarsi al record mondiale velocità.
Il ruolo cruciale dell’aquilone
Il cuore pulsante dell’SP80 è l’aquilone, un vero e proprio paracadute progettato per catturare ogni alito di vento. Collega la barca tramite un braccio di controllo laterale, trasformando la trazione orizzontale in un’accelerazione in avanti. Ma questa configurazione porta con sé sfide significative: l’aquilone tende a sollevare la barca fuori dall’acqua, compromettendo la stabilità.
Per questo motivo, il trimarano è equipaggiato con una lama di foil posizionata sul lato opposto, che genera una forza verso il basso. L’equilibrio tra queste forze opposte è fondamentale per garantire la sicurezza e la continuità delle prestazioni, rendendo la gestione dell’aquilone un compito complesso e affascinante.
I piloti: un tandem di coraggio e precisione
A bordo della SP80 operano due piloti: uno si occupa della navigazione, mentre l’altro gestisce la vela dell’aquilone. Questa configurazione in tandem è stata studiata per consentire manovre rapide e sicure a velocità che superano i 100 km/h. Non si tratta solo di una sfida tecnica, ma anche di una prova di nervi e concentrazione estrema.
Come ha dichiarato Mayeul van den Broek, pilota dell’SP80:
“Pochissime barche a vela nella storia hanno infranto la barriera dei 100 km/h. Ora ci stiamo avvicinando concretamente al nostro obiettivo finale. È la prova che la barca è non solo affidabile, ma capace di spingersi ancora più in là.”

Numeri e risultati: la strada verso il record
Attualmente, il record mondiale velocità appartiene a Paul Larsen e al Vestas Sailrocket 2, con 65,37 nodi (75,23 mph o 121,06 km/h) stabiliti circa 13 anni fa. Tuttavia, la SP80 è determinata a superarlo, puntando alla soglia impressionante di 80 nodi (circa 150 km/h).
I progressi sono concreti: nelle recenti prove al largo delle coste francesi, la SP80 ha toccato i 58,261 nodi (circa 108 km/h), la seconda velocità più alta nella storia della vela. Un risultato che non solo testimonia l’efficacia del progetto, ma accende la speranza di conquistare presto il primato assoluto.
Va ricordato che per essere omologato, un record deve essere mantenuto su una distanza di almeno 500 metri, secondo le regole del World Sailing Speed Record Council. Finora, la SP80 ha raggiunto una media su 500 metri di 48,645 nodi (90 km/h), ma il team è già al lavoro per migliorare ulteriormente questa performance.
Un contesto di sfide e rivalità
L’avventura della SP80 non si svolge in un contesto isolato. In passato, un altro ambizioso progetto francese, il Syroco Speedcraft, ha cercato di sfidare il record mondiale velocità con un design ancora più audace: una “barca senza peso”, sospesa a mezz’aria e trainata da un aquilone. Tuttavia, le ultime notizie su Syroco risalgono alla fine del 2022, lasciando la SP80 momentaneamente senza rivali diretti.
Questo scenario rende ancora più entusiasmante la corsa al record: la SP80 non sta solo inseguendo un numero, ma anche la gloria di essere l’unica imbarcazione al mondo in grado di ridefinire i limiti della vela.
Il futuro prossimo: nuove prove e nuove speranze
Il team svizzero SP80 non ha intenzione di fermarsi. Le prove continueranno nelle acque del sud della Francia, tra Leucate e Port-La Nouvelle, dove condizioni ideali di vento e onde offrono le migliori possibilità di successo.
Ogni sessione è un banco di prova per la barca, ma anche un’opportunità per raccogliere dati preziosi: la telemetria dell’aquilone, l’assetto del trimarano e il comportamento idrodinamico vengono costantemente monitorati e analizzati per apportare migliorie. Un lavoro meticoloso, ma necessario per avvicinarsi sempre di più a quel record mondiale velocità che ormai non sembra più un miraggio.
Il video dell’SP80 in corsa
Un’impresa che va oltre i numeri
L’impresa della SP80 è molto più di una corsa ai nodi. È un simbolo di innovazione e perseveranza, un tributo alla capacità umana di sognare e realizzare ciò che sembra impossibile. È la dimostrazione che la vela, una delle più antiche forme di navigazione, può ancora sorprendere e ispirare in un’epoca dominata dalla tecnologia.
Il prossimo record mondiale velocità potrebbe essere dietro l’angolo. E quando verrà conquistato, non sarà solo una vittoria del team svizzero, ma una conquista per l’intera comunità della vela.
Fonte: New Atlas
Social Context: La barca a vela SP80 è pronta a superare il record mondiale velocità! Scopri la sfida epica che sta cambiando la storia della vela!