Un’epidemia di Escherichia coli (E. coli) desta preoccupazione negli Stati Uniti, dopo che il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha confermato un focolaio legato ai famosi hamburger Quarter Pounder di McDonald’s.
Epidemia da E. coli USA – L’epidemia, che coinvolge almeno 49 persone in 10 stati, ha già causato una vittima e provocato 10 ricoveri, compreso un bambino con una grave complicazione renale. L’azienda ha prontamente sospeso la distribuzione delle cipolle affettate, potenziale fonte della contaminazione, e ha rimosso temporaneamente i Quarter Pounder dai menu di alcune aree.
L’Epidemia: Diffusione e Dati Preoccupanti
Secondo il CDC, l’epidemia attualmente riguarda gli stati di Colorado, Kansas, Utah e Wyoming, oltre a parti di Idaho, Iowa, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New Mexico e Oklahoma. Tuttavia, gli esperti sottolineano che il numero reale di persone colpite potrebbe essere significativamente più alto, poiché molte persone ammalate non cercano cure mediche o non vengono testate per il patogeno.
Il ceppo responsabile dell’epidemia è l’Escherichia coli O157
Noto per produrre una tossina estremamente pericolosa, la tossina Shiga (STEC). Questo ceppo può causare gravi complicazioni, inclusa la sindrome uremica emolitica (HUS), una condizione potenzialmente letale che colpisce i reni e può portare a insufficienza renale, malattie croniche e, in alcuni casi, alla morte. La vittima confermata dell’epidemia è una persona anziana residente in Colorado.
L’Intervento di McDonald’s
A seguito delle prime segnalazioni, McDonald’s ha reagito rapidamente, sospendendo l’uso delle cipolle affettate sospette e rimuovendo temporaneamente i Quarter Pounder dai ristoranti nelle aree più colpite. L’azienda ha rilasciato una dichiarazione in cui ha sottolineato l’impegno per la sicurezza alimentare e l’intenzione di risolvere il problema il prima possibile, garantendo al contempo la disponibilità di tutti gli altri articoli del menu. Nonostante ciò, McDonald’s ha ribadito che le cipolle affettate coinvolte nell’epidemia provengono da un unico fornitore che serve tre centri di distribuzione, indicando che la contaminazione potrebbe essere circoscritta.
La Complessità dell’Escherichia Coli: Fonti e Diffusione
L’Escherichia coli O157
è uno dei ceppi più pericolosi di questo batterio, responsabile di diverse epidemie alimentari a livello globale. La contaminazione può verificarsi attraverso il contatto con prodotti animali, in particolare carne bovina, ma anche attraverso frutta e verdura esposte a sostanze fecali durante la coltivazione o la lavorazione. Il batterio vive nell’intestino del bestiame e può essere trasmesso agli esseri umani attraverso il consumo di carne contaminata, specialmente se poco cotta.
La contaminazione da E. coli può essere difficile da individuare e prevenire, poiché spesso le persone infettate sviluppano sintomi lievi o moderati che non richiedono cure mediche. Tuttavia, nei casi più gravi, come quelli registrati durante questa epidemia, i sintomi possono includere crampi addominali, diarrea sanguinolenta, febbre e vomito. Nei bambini piccoli, negli anziani e nelle persone immunocompromesse, le infezioni da E. coli possono evolvere in complicazioni gravi come la sindrome uremica emolitica.
Sintomi e Misure Precauzionali
L’infezione da E. coli si manifesta generalmente entro tre o quattro giorni dal consumo di alimenti contaminati. I sintomi più comuni includono diarrea (che spesso può essere sanguinolenta), crampi addominali e vomito. Nei casi più gravi, l’infezione può portare a febbre alta, disidratazione e insufficienza renale. Il CDC raccomanda a chiunque abbia consumato recentemente un Quarter Pounder e presenti sintomi di infezione da E. coli di contattare immediatamente un medico.
Le persone più vulnerabili alle infezioni gravi includono i bambini di età inferiore ai cinque anni, gli anziani e coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. È importante riconoscere i sintomi in tempo per prevenire complicazioni più gravi. Tra i segnali di allarme figurano una febbre superiore ai 39°C, vomito frequente, diarrea per più di tre giorni e segni di disidratazione come secchezza della bocca e riduzione della minzione.
Le Indagini e le Implicazioni per la Sicurezza Alimentare
Mentre il CDC continua a indagare sull’origine esatta della contaminazione, l’attenzione si concentra principalmente sulle cipolle affettate e sulle polpette di carne da un quarto di libbra utilizzate nei Quarter Pounder. Le autorità sanitarie lavorano a stretto contatto con McDonald’s e con i fornitori di carne e cipolle per identificare e rimuovere la fonte di contaminazione.
Le epidemie di E. coli legate al cibo rappresentano una sfida continua per il settore alimentare, poiché la contaminazione può avvenire in molte fasi della catena di approvvigionamento, dalla produzione alla distribuzione fino alla preparazione del cibo. La tempestività nell’identificare e fermare la diffusione del batterio è essenziale per ridurre il numero di casi e proteggere i consumatori.
L’Evoluzione dell’Epidemia
Secondo il CDC, l’epidemia si sta evolvendo rapidamente. Il numero di persone colpite è aumentato da quando i medici hanno registrato i primi casi a fine settembre, con gli epidemiologi che hanno identificato nuovi casi fino all’11 ottobre. Poiché i medici non collegano immediatamente molte infezioni a un focolaio, i numeri attuali potrebbero non riflettere l’entità reale dell’epidemia.
I funzionari sanitari ricordano che collegare una malattia a un’epidemia richiede solitamente tre o quattro settimane, il che significa che le malattie recenti non sono ancora state conteggiate. Questo ritardo nella raccolta dei dati è comune nelle epidemie alimentari, dove i test per individuare la presenza di E. coli nei pazienti possono richiedere tempo.
Le Prospettive per il Settore Alimentare e i Consumatori
Questa nuova epidemia solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulle misure di controllo nei processi di produzione e distribuzione del cibo. McDonald’s ha dichiarato che spera di ripristinare i Quarter Pounder nelle aree interessate nelle prossime settimane, ma solo dopo aver garantito che la fonte della contaminazione sia stata completamente eliminata.
Nel frattempo, il CDC continua a monitorare l’evoluzione del focolaio e a fornire aggiornamenti al pubblico. L’obiettivo principale rimane quello di identificare rapidamente eventuali nuovi casi e adottare misure preventive per evitare ulteriori contagi.
Le epidemie di E. coli sono un promemoria dell’importanza di un sistema di sicurezza alimentare robusto e ben monitorato. I consumatori devono rimanere vigili e adottare misure preventive, come la cottura adeguata della carne e il rispetto delle linee guida igieniche, per ridurre al minimo il rischio di infezione.
Fonte: Centers for Disease Control and Prevention
Fonte Ars Technica