Dalla Brooklyn degli anni ’40 alla vetta delle classifiche mondiali
La biografia di Carole King è una sinfonia che attraversa generazioni, un intreccio di talento, emozioni e resilienza. Con 118 canzoni entrate nella Billboard Hot 100 e 61 nella classifica inglese, King non è solo una cantautrice di successo: è un pilastro della musica pop e soul, un’artista che ha saputo riscrivere le regole del songwriting.
Nata Carol Joan Klein il 9 febbraio 1942 a New York da una famiglia ebrea, Carole King cresce nel quartiere di Brooklyn, immersa nella cultura musicale americana degli anni ’50. A dodici anni inizia a suonare il pianoforte, strumento che diventerà la sua firma espressiva, e nella James Madison High School fonda il suo primo gruppo vocale, i Co-Sines.
Gli esordi: Queens College, Neil Sedaka e Paul Simon
La passione per la musica la porta al Queens College, dove incontra Neil Sedaka, che le dedica la hit Oh! Carol — un gesto che rivela l’impressione profonda che la giovane Carole ha già lasciato nell’ambiente. In risposta, King compone Oh, Neil, una canzone ironica che testimonia il suo spirito creativo e la sua disinvoltura nel maneggiare la melodia pop.
Sempre al college conosce anche un altro talento emergente: Paul Simon. La loro relazione sentimentale è breve, ma segna una tappa importante nella vita della futura star. Tuttavia, sarà Gerry Goffin a cambiare davvero il destino di Carole King.

Il sodalizio con Gerry Goffin: i re del Brill Building
Carole e Gerry si sposano nel 1959, e dalla loro unione nascono due figlie: Louise e Sherry Goffin Kondor, entrambe future cantanti. Ma la vera eredità della coppia è musicale. Negli anni ’60, Goffin e King diventano una delle più celebri coppie di autori dell’epoca, collaborando con artisti come The Shirelles, The Drifters, The Byrds, The Everly Brothers e altri.
La loro prima grande hit è Will You Love Me Tomorrow, interpretata dalle Shirelles: è la prima canzone scritta da una donna (Carole King) a raggiungere la vetta della classifica Billboard. È il 1961, e il mondo della musica pop non sarà più lo stesso.
Una musica diversa: tra armonie e profondità
La scrittura di King e Goffin si distingue per l’equilibrio tra emozione e struttura. Le loro melodie hanno un’anima sofisticata, i testi parlano d’amore, sogni e disillusioni con sincerità. La loro influenza arriva fino a Liverpool: Paul McCartney dirà più volte che i Beatles, agli esordi, si ispirarono alle armonizzazioni dei brani della coppia.
Tra gli altri grandi successi del duo spiccano The Loco-Motion (cantata da Little Eva), Take Good Care of My Baby (Bobby Vee), Chains (poi reinterpretata dai Beatles) e (You Make Me Feel Like) A Natural Woman, che sarà resa immortale dalla voce di Aretha Franklin.
Una nuova fase: crisi personale, rinascita artistica
Il matrimonio con Goffin termina nel 1968. King attraversa un periodo turbolento anche dal punto di vista artistico: i successi iniziano a diradarsi, e la scena musicale è in rapida trasformazione. Si trasferisce a Los Angeles, dove incontra Charles Larkey, bassista con cui si sposa poco dopo. Inizia a collaborare con nuovi artisti della scena californiana, tra cui James Taylor e Joni Mitchell.
Ed è proprio con questa nuova rete di musicisti che King prepara il terreno per il suo capolavoro.
Tapestry: l’album che cambiò tutto
Nel 1971 Carole King pubblica Tapestry, un disco che ridefinisce la musica cantautorale americana. È un album intimo, intenso, realizzato con pochi strumenti ma una straordinaria profondità emotiva. Ogni brano è una confessione, una lettera aperta, un pezzo di vita.

Il pubblico lo accoglie con entusiasmo: Tapestry resta per oltre sei anni nelle classifiche, vende più di 10 milioni di copie negli Stati Uniti e 22 milioni nel mondo. Vince quattro Grammy Awards, tra cui Album of the Year e Song of the Year per You’ve Got a Friend — canzone che sarà portata al successo anche da James Taylor.
Le perle di Tapestry
- It’s Too Late (testo di Toni Stern) raggiunge il primo posto nella Billboard Hot 100 per cinque settimane e vince il Grammy come Registrazione dell’anno nel 1972.
- You’ve Got a Friend diventa un inno alla solidarietà e all’amicizia, universalmente riconosciuto come uno dei brani più toccanti mai scritti.
- I Feel the Earth Move, So Far Away, (You Make Me Feel Like) A Natural Woman (che Carole canta per la prima volta in questo album) completano una tracklist leggendaria.
Tapestry non è solo un album: è una testimonianza della forza del talento femminile in un’industria ancora dominata dagli uomini. Carole King dimostra che può essere autrice, interprete, arrangiatrice e produttrice — una pioniera a tutti gli effetti.
Gli anni successivi: tra alti e bassi, sempre con grazia
Dopo Tapestry, Carole King pubblica altri album di successo, come Music (1971), Rhymes and Reasons (1972), e Wrap Around Joy (1974). Anche se nessuno raggiunge l’impatto di Tapestry, questi lavori confermano la solidità del suo talento e la sua capacità di evolversi.
Nel frattempo, la vita privata continua a influenzare la sua arte. Il matrimonio con Larkey termina, e King si trasferisce in Idaho per allontanarsi dal frastuono della celebrità. Trova conforto nella natura, si dedica all’ambiente e alla vita familiare.
Negli anni ’80 e ’90 la sua produzione rallenta, ma continua a esibirsi dal vivo e a scrivere. Il suo repertorio diventa oggetto di revival, cover, musical. In particolare, il successo del jukebox musical Beautiful: The Carole King Musical, debutta a Broadway nel 2014 e vince un Tony Award, rilanciando il suo mito tra le nuove generazioni.
Riconoscimenti e impatto culturale
Il contributo di Carole King alla musica è stato riconosciuto innumerevoli volte:
- Nel 1987 è entrata nella Songwriters Hall of Fame.
- Nel 1990, nella Rock and Roll Hall of Fame (insieme a Gerry Goffin).
- Nel 2013 ha ricevuto il Library of Congress Gershwin Prize for Popular Song, prima donna a ottenere questo onore.
- Nel 2021 è stata inserita una seconda volta nella Rock and Roll Hall of Fame, come artista solista.
Le sue canzoni hanno attraversato decenni, mode, confini. Sono state interpretate da artisti come Barbra Streisand, Celine Dion, James Taylor, Aretha Franklin, Rod Stewart, Amy Winehouse, e decine di altri. Ogni sua melodia contiene qualcosa di universale: amore, perdita, speranza.
Una vita dedicata alla musica, senza mai perdere sé stessa
Carole King non è solo una hitmaker. È un esempio di coerenza artistica e umana. Non ha inseguito il glamour, non ha cavalcato le polemiche, non si è piegata alle logiche del mercato. Ha scelto la qualità, la verità, la profondità.
Ancora oggi, all’età di oltre 80 anni, partecipa a eventi benefici, tiene conferenze sull’ambiente, parla con grazia del suo passato, senza nostalgia ma con gratitudine.
Fonte: Wikipedia
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