Quali saranno gli occhi che la vedranno al prossimo passaggio?
È difficile guardare l’universo con i piccoli occhi di noi umani. L’ultima volta che la Cometa Verde è passata nel campo visivo visibile della terra probabilmente non l’ha notata nessuno (anche oggi a occhio nudo non si potrebbe notare), ma supponiamo che qualcuno l’avesse notata, si sarebbe trattato di un uomo di Neanderthal, infatti il periodo di avvicinamento al nostro pianeta di questo corpo ghiacciato avviene con intervalli di circa 50.000 anni.
Chi dice queste cose della Cometa Verde?
La NASA, C/2022 E2 ZTF, così è stata catalogata la cometa e avrà il suo maggior punto di vicinanza il 1° febbraio prossimo (fonte NASA), e di troverà a circa 42,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta.
Credit Dan Bartlett Link
Come vedere la cometa verde
C/2022 E2 ZTF si potrà “vedere” nel mese di gennaio nell’emisfero superiore della terra, la sua direzione sarà nord ovest passando attraverso l’orsa minore e l’orsa maggiore. Nell’altro emisfero sarà “visibile nei primi giorni di febbraio. Perché ho virgolettato i termini riferiti visione”, semplice perché potrà essere visibile solamente in condizioni di piena oscurità conoscendo esattamente la sua posizione. Altrimenti dovrà essere necessario procurarsi dispositivi per una visione amplificata che possono andare da un potente binocolo o ancor meglio un telescopio, anche amatoriale.
Diamoci appuntamento in futuro
Cosa ci porta a pensare questo passaggio? Nient’altro che siamo una piccolissima parte dell’universo che si muove indipendentemente da noi ed al di fuori del nostro rifermento temporale personale che in una piccola parte di noi umani può arrivare intorno ai 100 anni.
Se l’hanno vista i neandertaliani a qualcosa avranno pensato, noi siamo più coscienti della natura d questo corpo celeste perché n 50.000 anni qualche passettino lo abbiamo fatto. Ma domandiamoci come saremo/saranno i prossimi occhi che la guarderanno? A che punto saremo tra 50.000 anni?
Nessuno può rispondere a queste domande ma ognuno è libero di inventarsi un possibile scenario che riguarderà il nostro pianeta, speriamo comunque che qualcuno ci sia.
Forse la mia polvere dispersa nell’universo potrà ancora presenziare al prossimo passaggio ma non penso che me ne accorgerò.
