Peste Suina quali rischi? Te lo sarai chiesto mentre sentivi passare questa notizia al telegiornale oppure mentre la leggevi sul giornale “classico” oppure in internet, non è vero?
Va detto che riguarda solo i maiali e i cinghiali tuttavia ha un alto tasso di mortalità perciò bisogna cercare di tenerla sotto controllo in modo tale che non si diffonda!
Peste suina quali rischi?
La Peste Suina africana è una malattia che esiste da molto tempo e coinvolge, come detto, solo maiali e cinghiali.
Questa malattia è tra le prime a coinvolgere la sanità animale in quanto ha un’elevata mortalità.
E anche se non riguarda l’uomo si deve fare il possibile per evitare che dilaghi.
Qualche dato
Nell’estate appena conclusa ha coinvolto 25 allevamenti, 19 in Lombardia e in modo particolare nella zona di Lodi, 5 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna.
Gli animali infetti sono stati abbattuti.
Sembra brutto dire che tutti gli animali trovati infetti sono stati abbattuti, ma diversamente sarebbero, comunque, morti senza prima averne infettati altri quello è poco, ma sicuro.
Come limitare che il morbo si diffonda?
Per evitare che il morbo si diffonda bisogna limitare al massimo gli spostamenti degli animali e, difatti, il virus era tornato dalla Germania e dall’Europa dell’Est dopo che era sparito dall’Italia (Sardegna).
Per questo motivo si no vietate le manifestazioni come, ad esempio, anche le corse campestri!
Come mai?
Perchè in questo modo si potrebbe correre il rischio di diffondere le infezioni tramite le zolle di terra che sono trasportate dalle scarpe o dagli stivali.
E per quanto concerne i cinghiali?
I cinghiali si autoriducono da soli in quanto la malattia fa morire gli animali malati però si cerca, comunque, di isolarli.
Come si fa a tenere il morbo sotto controllo?
Si crea una barriera e si cerca di limitare il numero dei capi attigui.
In seguito vengono bruciate le carcasse degli animali morti con molta scrupolosità.
Concludo ricordando che anche se si dovesse mangiare la carne di un animale infetto l’uomo non corre alcun pericolo.
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Foto di copertina Foto di Gundula Vogel: www.pexels.com