Importato dalla Cina sul finire dell’ottocento, questo frutto è diventato molto comune nella penisola italiana e, grazie al suo vigore, si è adattato benissimo, tanto che molti pensano che si tratti di una pianta autoctona (Diospyros kaki).
Possiede alcuni peculiarità che ne hanno decretato il successo, tanto da diventare una pianta amatissima.
Oltre al frutto che alcuni adorano e altri detestano, questa pianta offre: generosa quantità di frutti, intenso colore verde delle foglie, foliage autunnale di colore rosso, foglie di grosso spessore che possono essere utilizzate come pacciamatura invernale e come concime.
Esistono diverse varietà che vanno dal tradizionale frutto da mangiarsi maturo (altrimenti si rischia lo strozzamento), alla varietà “Vanigliata” dolce e e meno acidula, al cachi mela che, in quanto privo di tannini, si può mangiare anche se non a completa maturazione.
La tradizione contadina “afferma” che è possibile prevedere l’andamento meteorologico dell’inverno “divinando” attraverso i semi di cachi.
L’operazione da eseguire è semplice: mangiatevi un cachi e tenete i semi, tagliateli a metà in orizzontale e guardate il germoglio al loro interno, potete notare che la loro forma potrà differire e questo è il momento di “divinare” la previsione
- Forma a Cucchiaio: vuol dire che bisognerà preparare le pale perché ci sarà neve in abbondanza
- Forma a Forchetta: non bisogna preoccuparsi perché si tratterà di un inverno mite con poca neve
- Forma a Coltello: attenzione spero che abbiate preparato una buona scorta di legna perché l’inverno sarà freddo e tagliente (come un coltello) spazzato da venti gelidi
Ecco fatto, potete divertirvi predicendo il meteo con i vostri amici, anche se ovviamente si tratta di leggende e proverbi, ma mai sottovalutare la sapienza popolare.
Bibliografia: Scienze Naturali