In questo articolo, esamineremo due studi recenti che mettono in discussione la sostenibilità delle cannucce e delle tazzine di carta, spesso considerate opzioni ecocompatibili. Scopriremo come queste “alternative verdi” contengano sostanze chimiche potenzialmente dannose per l’ambiente e la salute umana. Vedremo anche quali misure possiamo adottare per ridurre l’impatto negativo di tali prodotti.
I Punti principali da considerare nell’utilizzo di carta “ecocompatibile” – Cannucce e bicchieri ecocompatibili PFAS
- Cannucce ecocompatibili con sostanze chimiche nocive – Uno studio belga ha testato 39 marche di cannucce realizzate in vari materiali, inclusi carta e bambù. La sorprendente scoperta è stata che la maggior parte delle cannucce conteneva sostanze chimiche sintetiche chiamate PFAS, notoriamente dannose per la salute umana e l’ambiente.
- PFAS, “Sostanze chimiche per sempre” – Le PFAS sono sostanze chimiche di lunga durata che possono persistere nell’ambiente per migliaia di anni. Sono state associate a una serie di problemi di salute, tra cui danni al fegato, cancro e una minore risposta ai vaccini.
- Tazzine di carta tossiche – Uno studio svedese ha rilevato che le tazzine di carta comunemente utilizzate contengono anch’esse sostanze chimiche tossiche. Queste tazzine spesso contengono uno strato superficiale di plastica, nota come PLA (polilattide), che, sebbene considerata biodegradabile, può comunque essere dannosa per l’ambiente e la salute umana.
- Alternative – Gli esperti raccomandano l’uso di cannucce in acciaio inossidabile per ridurre il rischio di esposizione alle PFAS. Inoltre, suggeriscono di evitare prodotti monouso come tazzine di carta, optando invece per soluzioni riutilizzabili per le bevande.
L’importanza comunque presente nella riduzione del consumo di plastica
La ricerca evidenzia la necessità di ridurre il consumo di prodotti monouso e di sensibilizzare sulla sostenibilità. Gli sforzi sono in corso nelle Nazioni Unite per porre fine alla diffusione della plastica nell’ambiente.
I capisaldi da perseguire dovrebbero essere
La Sostenibilità ambientale
La plastica è una delle principali fonti di inquinamento dell’ambiente. La sua produzione, l’uso e lo smaltimento contribuiscono all’inquinamento marino, all’accumulo di rifiuti nei siti di discarica e alla distruzione degli habitat naturali. Ridurre il consumo di plastica è fondamentale per preservare e proteggere l’ambiente e la biodiversità.
La Riduzione dei rifiuti
La plastica è una delle principali fonti di rifiuti solidi urbani. La sua riduzione contribuisce a una significativa diminuzione della quantità di rifiuti che devono essere smaltiti e può aiutare a estendere la vita utile delle discariche.
La Conservazione delle risorse
La produzione di plastica richiede risorse naturali non rinnovabili, come il petrolio. Riducendo il consumo di plastica, si contribuisce alla conservazione di queste risorse limitate e si riduce l’impatto ambientale legato all’estrazione e alla lavorazione di tali risorse.
L’Impatto sulla salute umana
Alcuni componenti chimici presenti nella plastica possono essere nocivi per la salute umana. Riducendo l’esposizione a contenitori di plastica o utensili da cucina, si può contribuire a una migliore salute individuale e collettiva.
La Consapevolezza ambientale
Promuovere la riduzione del consumo di plastica aiuta a sensibilizzare le persone sull’importanza di comportamenti sostenibili e responsabili verso l’ambiente. Questa sensibilizzazione può portare a cambiamenti di comportamento a livello individuale e collettivo.
La Legislazione e le politiche pubbliche
La consapevolezza sulla plastica e la pressione pubblica per ridurne l’uso possono portare a cambiamenti nelle leggi e nelle politiche governative. Questi possono incentivare le aziende a ridurre l’uso della plastica e adottare pratiche più sostenibili.
La considerazione finale è che la riduzione del consumo di plastica è fondamentale per preservare l’ambiente, proteggere la salute umana e conservare le risorse naturali. È un obiettivo importante che richiede l’azione di individui, aziende e governi in tutto il mondo.
Ricercatrice: Bethanie Carney Almroth
According with: AGI